Le 5 cose che una destinazione deve sapere del turista tedesco

Le 5 cose che una destinazione deve sapere del turista tedesco

Negli ultimi due anni, i turisti tedeschi si sono riconfermati protagonisti indiscussi del turismo incoming in Italia.

È quindi fondamentale per le destinazioni Italiane costruire e mantenere una comunicazione efficace con questo segmento di mercato che ha una predilezione per il nostro paese, l’Italia infatti rimane seconda solo alla Spagna nella classifica degli stati esteri più visitati, con l’assorbimento di circa l’8,3% delle presenze tedesche all’estero.

Si tratta quindi di riuscire ad avere un’idea chiara delle caratteristiche e delle preferenze di questo target per poter realizzare delle strategie di DCRM efficaci che diano importanza alle esigenze del turista con l’obiettivo di costruire con lui una relazione soddisfacente e fidelizzata.

In questo senso, i risultati della ReiseAnalyse pubblicati recentemente dalla FUR con i dati relativi alle vacanze del turista tedesco 2017 e con l’anticipazione dei primi risultati 2018, sono delle fonti preziose per le destinazioni italiane.

La conoscenza di informazioni di prima mano su questo target sarà molto importante per poter gettare le basi di una customer relationship proiettata verso il futuro.

Da anni Time2marketing supporta diverse destinazioni italiane che tutti gli anni si interfacciano con questo segmento di mercato e che necessitano di tutte le conoscenze e gli strumenti necessari per costruire con il turista tedesco una comunicazione efficace e soddisfacente.

In questa sede, proponiamo una selezione dei dati più rilevanti degli ultimi due anni relativi a questo segmento. Tali conoscenze possono costituire il punto di partenza delle strategie di destination marketing che hanno come obbiettivo centrale l’attrazione e la soddisfazione di questo target.

1 Il turista tedesco viaggia molto, predilige l’estero ed ama le Short break

È innanzitutto importante avere una visione d’insieme di quello che è stato il panorama vacanziero dei turisti tedeschi, i quali, anche nel 2018, hanno dimostrato un’elevata propensione al viaggio con 69.6m di viaggi vacanza (da 5 a più giorni di permanenza) e 82.1m di soggiorni brevi (dai 2 ai 4 giorni di permanenza).

Sono aumentati il numero di turisti che viaggiano fuori dalla Germania, nel 72% dei viaggi di vacanza sono state scelte destinazioni estere, inoltre c’è stato un ottimo sviluppo per quanto riguarda le short break, le quali passano da un totale di 80.5m nel 2016 ad un totale di 82.1m nel 2017. Questi soggiorni brevi, al contrario del viaggio vacanza più lungo, si inseriscono, per la maggior parte, nella categoria del turismo domestico (il 74%).

2 Il turista tedesco inizia a pianificare la propria vacanza già nel mese di gennaio

È inoltre interessante notare che nel mese di gennaio (2018) già il 70% circa dei turisti tedeschi aveva già pianificato in maniera più o meno definita le proprie vacanze.

3 Il turista tedesco spende sempre di più per le proprie vacanze mantenendo una particolare attenzione verso il prezzo e la qualità dell’offerta

Altro dato importante da rilevare è che la spesa del turista tedesco per i propri viaggi è sempre più consistente, sia che si tratti di short break, che di viaggi più lunghi. Nel 2018 il volume totale della spesa ha infatti superato i 90 milioni di euro.

La ricerca della FUR ha inoltre condotto dei sondaggi che evidenziano come per il 49% dei turisti tedeschi sia importante trovare offerte di vacanza economicamente vantaggiose, senza però rinunciare alla qualità, focus irrinunciabile per il 38% dei turisti.

4 Il turista tedesco ha delle preferenze specifiche in merito alle esperienze da vivere nella destinazione di vacanza

Oggi,ai fini di creare una buona strategia di marketing, bisogna tener conto sempre di più degli aspetti emozionali e intangibili che costituiscono l’esperienza di viaggio: le preferenze del turista riguardo alla tipologia di soggiorno, la gamma di esperienze da vivere e i ricordi che ama creare e conservare.

ReyseAnalyse fa luce anche su queste preferenze di cui riproponiamo in questa sede il grafico riferito al 2017.

Dallo studio condotto dalla FUR emerge che il turista tedesco ama fare esperienza del bel tempo, di viste e scenari panoramici e, durante la sua permanenza nella destinazione, presta particolare attenzione al food & beverage tipico della località scelta.

La ricerca ha anche messo in evidenza come lo scarto fra generazioni influenzi le preferenze in merito ai mezzi utilizzati per cercare informazioni sulle destinazioni e le esperienze che hanno da offrire e come sia più marcata per i più giovani la propensione a vivere la propria vacanza in località conosciute e molto frequentate dai turisti, al contrario dei propri genitori e nonni che prediligono luoghi più raccolti, rilassanti e al riparo dal turismo di massa.

5 Il turista tedesco e la prenotazione della vacanza.

Lo scarto generazionale si fa sentire anche nelle consuetudini di prenotazione, la ricerca mette a confronto i dati Booking Channels 2007 con i più recenti relativi al 2017.

Emerge che il face to face, pur essendo ancora il canale prediletto, ha subito un decremento del 27%, al contrario del canale online che in 10 anni è cresciuto del 123%.

La FUR fa inoltre una previsione al 2020 sostenendo che fra due anni il canale online surclasserà il face-to-face diventando il Booking channel più utilizzato.

Le destinazioni turistiche che puntano su questo target dovranno tenere conto del fatto che una strategia di destination marketing non dovrà considerare solamente le tendenze del viaggiatore, dovrà anche avvalersi di un sistema di booking engine in grado di ‘catturare’ le informazioni sul turista in tempo reale al momento della prenotazione per poi indirizzarlo verso i contenuti più interessanti per la sua vacanza, in un’ottica di ottimizzazione sia dei tempi caratteristici di questo target, che delle conoscenze che si hanno a disposizioni su di esso.

Sara Mirtillo
Market Research Analyst